Fabuland

La Tuba Beante, questa grande sconosciuta

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view post Posted on 1/8/2006, 17:34

Gatta Fabulander

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In questa sezione parleremo dei problemi di tuba beante, così che tutte le persone che avranno bisogno di consultare queste pagine e trovare qualche rimedio per questo fastidioso disturbo, che in pratica è sconosciuto in Italia.

Sottolineo che di tuba beante non si muore, quindi credo che se i soldi nella ricerca vadano ad altro sia anche giusto... anche se spesso purtroppo vanno a finire in ricerche completamente inutili su problemi minori della tuba beante.

Riporto qui ciò che è già scritto sul mio sito, questo per una maggior diffusione e più facile consultazione.



Contro la tuba beante (P.E.T.)
http://fabuland.altervista.org/tuba/index.htm

Questi appunti sono stati scritti sulla base dell'esperienza personale quindicinale e su innumerevoli ricerche effettuate in Internet. Si consiglia, una volta effettuata l'autodiagnosi, di rivolgersi a uno specialista per la risoluzione del problema.

1) Cos'è la tuba beante?

E' una disfunzione della tromba di Eustachio, ovvero il condotto virtuale che collega l'orecchio medio alla gola. Non è una malattia infettiva e non è fisicamente pericolosa, ma chi l'ha provata sa che può dare un enorme fastidio.
La tuba beante si ha a causa della apertura scorretta della tromba di Eustachio, che rimane aperta (beante, appunto). E' importante capire che la tuba beante porta ad avere una tromba che scola perfettamente e che rimane troppo aperta e non il contrario. Fortunatamente in molti casi è un disturbo sporadico.



2) Quali sono i sintomi della tuba beante?

La sensazione principale è quella di autofonia, ovvero si sente la propria voce e il proprio respiro ad alto volume e che rimbombano. Può essere accompagnata da una sensazione di "spinta" contro il timpano dall'interno, dolore all'orecchio medio e al timpano e generalmente inizia con un rumore simile a uno schiocco, a volte dopo essersi soffiati il naso, dopo la deglutizione, oppure può capitare che venga dopoaver fatto sforzi (anche minimi) o essere stati a testa in giù. A volte può esserci una sensazione di "pienezza", non ben giustificata visto che la tromba è vuota. In generale il naso risulta completamente libero. Può presentarsi prima, durante e dopo, una sensazione di muco in gola.



3) Cosa può portare alla tuba beante?

Non sono attualmente note le cause precise. Si trovano tra le cause traumi più o meno violenti o immersioni subacquee.



4) Quali sono le conseguenze della tuba beante?

Da un punto di vista fisico una tuba beante sporadica non porta a conseguenze (questo è per lo meno ciò che evidenziano gli studi). E' però estremamente logorante dal punto di vista psicologico. Personalmente credo che la tuba beante possa portare a nevrosi e depressione. Una tuba sempre aperta, inoltre, può determinare infezioni all'orecchio.



5) Come si può arrivare a una diagnosi di tuba beante?

Quasi tutti coloro che hanno la tuba beante hanno scoperto che si tratta di questa disfunzione grazie ad Internet, facendosi un'autodiagnosi. Raramente purtroppo gli specialisti sono preparati a capire quando si tratta di una tuba beante rispetto a quando è ipocondria oppure il problema opposto (una tuba che non scola può portare a gravi disturbi dell'orecchio, come otiti perforanti, sordità, ecc.).



6) Come si può alleviare il disturbo una volta arrivato?

In generale la tuba beante si richiude o comunque il disturbo diminuisce quando:
- ci si sdraia
- si starnutisce
- si ha raffreddore, soprattutto se allergico
- si beve acqua
- ci si mette a testa in giù
- si mette la testa tra le ginocchia
- si preme contro la gola (dopo un po', però, provoca dolore)
- si scalda l'orecchio
- si usano gocce da far entrare nella tuba (Patoulos End o Soluzione Fisiologica, secondo la proposta della mia amica Nathalie)



7) Si può guarire dal disturbo?

Pare di no. Si può alleviare, fare in modo che se ne stia lontano per anni, ma a chiunque può capitare che ritorni. Fortunatamente di tuba beante non si muore (ma forse si impazzisce).



8) Le operazioni chirurgiche servono?

Alcuni specialisti parlano di tubo di ventilazione o microforo nel timpano per alleviare i disturbi dati dalla tuba beante. Conoscendo ormai il caso, mi appare strano che con fori o tubi di ventilazione la tuba beante vada a posto (piuttosto che ventilare la tuba beante andrebbe chiusa...). Inoltre la letteratura in Internet parla di queste come di soluzioni temporanee. I casi di tuba beante sono così rari che è difficile trovare qualcosa di ben documentato e sperimentato. Se si pensa a quanti medici ridono in faccia ai paziente che parlano di tuba beante o dicono loro che questo disturbo non esiste, si può ben capire come mai noi pazienti con la tuba beante possiamo diventare depressi. Comunque, prima di fare un'operazione, IMHO, conviene tentare altro (vedi n° 14). La mia EX dottoressa mi ha detto "non esiste un disturbo del genere" quando le ho parlato di tuba beante (anche se comunque è diventata EX per motivi ben più gravi).



9) Può essere solo la mia immaginazione?

E' molto difficile che la tuba beante sia immaginata e questo gli specialisti dovrebbero cercare di capirlo bene. La tuba beante è un disturbo reale che dipende da una disfunzione reale. E' veramente troppo aperta. Infatti può bastare una serie di starnuti per risolvere la crisi di colpo, senza lasciare tracce.



10) La tuba beante può dipendere dallo stato d'animo? Ovvero, può venire di più quando si è agitati, stanchi, tristi?

Personalmente direi di no (ho sperimentato crisi di tuba beante in momenti di calma e non). Ovviamente il fastidio può aumentare se lo stato d'animo non è dei migliori, oppure se si è costretti a continuare a parlare (o peggio ancora urlare) durante il disturbo.



11) Cosa può provocare l'arrivo di un attacco di tuba beante?

Non di certo il raffreddore! Per esperienza personale, so che la tuba beante tende ad arrivare quando ho meno liquidi in circolo.



12) Ci sono medicinali che possono risolvere la tuba beante?

Non che io sappia. Anzi, gli anticongestionanti peggiorano la situazione (vedi n° 17).



13) La tuba beante è un acufene?

Dipende da cosa si intende per acufene. Non è un suono che noi percepiamo e gli altri non percepisco. Il problema della tuba beante consiste nel fatto che rimanendo aperta, la tromba permette ai suoni che noi produciamo (voce, deglutizione, respiro, tal volta anche battito cardiaco e movimenti articolari) di passare direttamente contro il retro del timpano senza essere smorzati dai tessuti, risultando quindi amplificato. Per capire cosa si prova ad avere la tuba beante, provate a chiudervi le orecchie ad urlare, nel frattempo immaginate di sentire i suoni esterni regolarmente. La tuba beante è proprio questo. La percezione uditiva del mondo esterno non viene diminuita dalla tuba beante (non è il famoso "tappo"!), ma solo disturbata dal rumore internamente prodotto e soprattutto dal fastidio che questo rumore provoca. A differenza dei "fischi" che possono essere coperti da rumori esterni (o rumori bianchi, e su questo si basa la TRT contro gli acufeni) e possono peggiorare in presenza di stati d'animo negativi (maggior sensibilità al fastidio), la tuba beante è un "dato di fatto" che difficilmente può essere ignorato. Sarebbe come ignorare una congiuntivite. Si può farlo, ma dà fastidio. E raramente un oculista verrà a dirvi che ve la state immaginando. (Sì, per gli oculisti è più facile, si vede tutto, invece la tuba è così all'interno che per vederla bisogna andare in gola... Ma questo non giustifica i medici a darci del lungo!)



14) Come prevenire che ritorni la tuba beante?

- La tuba beante può venire quando si perdono molti liquidi. E' importante reintegrare bevendo molta acqua.
- Prestare molta attenzione alle immersioni subacquee. Compressioni e decompressioni sono importantissime non solo per evitare embolie e danni al timpano, ma anche alla tromba di Eustachio. Quando fate immersioni fatevi seguire da persone competenti.
- Eseguite esercizi di logopedia.



15) Cos'è la logopedia?

La logopedia è una scienza medica che studia lo sviluppo del linguaggio nei bambini e aiuta a risolvere eventuali problemi. I bambini fanno logopedia quando hanno problemi a parlare o a scrivere (cura per la dislessia).



16) Io sono un adulto e non ho problemi di linguaggio. Cosa può farmi la logopedia?

Molto. Sono un'adulta anch'io e non ho problemi di linguaggio, ho imparato a scrivere e a leggere normalmente. Personalmente nella logopedia e nel bere molta acqua ho trovato l'unica soluzione per alleviare il problema della tuba beante. La logopedia è ginnastica che può aiutare i muscoli a lavorare meglio. Naturalmente la logopedia per adulti è diversa da quella per bambini in base ai problemi.



17) In cosa consiste la logopedia contro la tuba beante?

Si effettuano movimenti abbastanza semplici per allenare i muscoli peristaffilini, in modo da tenere la tuba chiusa e permetterle di aprirsi solo quando necessario: la tuba si pare durante la deglutizione e gli sbadigli, ad esempio quando è necessario ristabilire la stessa pressione davanti e dietro al timpano (avrete probabilmente provato questa sensazione quando si sale o si scende molto in fretta in altitudine o dentro le gallerie), oppure quando è necessario far scolare il muco.
Attenzione!!! La tuba beante scola benissimo, anzi... fin troppo! Non è data da muco fermato nella tromba di Eustachio!



18) Dove posso trovare gli esercizi logopedici contro la tuba beante?

In questo sito trovate alcuni esercizi che ho personalmente sperimentato e su di me hanno funzionato. Il mio consiglio è comunque quello di rivolgersi a uno specialista, sperando di riuscire a trovare qualcuno disposto a darvi retta (è difficile, sì, ma non impossibile). (Gli esercizi proposti in queste pagine come soluzione sono da considerarsi indicativi e anche se non hanno controindicazioni, l'autrice declina ogni responsabilità.) Inoltre esistono rari manuali di "Rieducazione tubarica" in commercio. La rieducazione tubarica viene orientata soprattutto al caso opposto, la tromba di Eustachio troppo chiusa, disturbo presente soprattutto nei bambini e molto pericoloso, ma può essere utilizzata con profitto anche per la tuba beante. E', in pratica, ginnastica.

NB: Ho scoperto per vie traverse che ci sono medici che forniscono gli esercizi da me riportati, presi pari pari dal sito. Ora, anche se forse sarebbe un minimo di correttezza citare la fonte, questo mi fa onore, ma vorrei che almeno i medici in questione leggessero gli esercizi prima di darli ai loro pazienti. So che questi medici non hanno letto gli esercizi scritti perché ho ritrovato un errore palese nel mio scritto riportato tale e quale in quello dei medici. Un complimenti a questi personaggi. Io non sono un medico!


19) Per quanto tempo devo andare avanti con gli esercizi?

Bella domanda. Penso che ci si possa autoregolare. Nel momento in cui si sentono miglioramenti è necessario proseguire anche per un po' per stabilizzare la situazione. Se ci sono periodi dell'anno in cui i sintomi peggiorano, è opportuno anticiparli riprendendo con la logopedia. Si consiglia comunque di rivolgersi a uno specialista.



20) C'è qualcosa che devo assolutamente evitare contro la tuba beante?

Come per tutto, i medicinali andrebbero presi solo se realmente necessari. Che io sappia non ci sono farmaci che possono far venire la tuba beante, ma certamente gli anticongestionanti, eliminando muco dalla tromba di Eustachio, possono peggiorare la situazione.
E' probabile che anche il fumo possa influire (degenerando i tessuti e i nervi potrebbe determinare il rilassamento dei muscoli che tengono chiusa la tuba) e in ogni caso - anche se il fumo non facesse nulla di specifico contro la tuba - smettere di fumare non fa altro che bene!
Gli sbalzi di temperatura sembrano invece avere un effetto deleterio, soprattutto quando si passa dall'aria calda all'aria condizionata e viceversa.



21) Dove posso trovare altre notizie?

La fonte migliore attualmente è Internet. Cercate on-line anche specialisti che non vi diano del lungo.



22) Se inserisco "tuba beante" nei motori di ricerca mi escono tre paginette scarse. Non c'è altro?

No, in italiano non c'è altro. E' un disturbo largamente snobbato e raro. Provate a cercare il nome inglese della tuba beante, Patulous Eustachian Tube (P.E.T.) e troverete qualcosa di più.



23) Posso chiederti un parere sulla mia situazione?

Certo, ma ricorda bene che io non sono un medico (il dott. davanti al mio nome si riferisce al fatto che sono dottoressa in Scienze e Tecnologie dell'Informazione), quindi non sono un'esperta del campo (anche se lo sono più di molti medici che conosco..... che tristezza!). Inoltre qualsiasi medico in gamba non dà mai consulenze certe a distanza, ma visita di persona.



24) Non ho autofonia, è tuba beante?

No.


25) L'aerosol fa qualcosa contro la tuba beante?

Scusate il linguaggio scurrile, ma secondo me l'aerosol non fa un cazzo per alcuna malattia o disfunzione. Fate i fumenti con il bicarbonato, che costano di meno e fa meno male. O andate alle terme, così almeno potete godervi anche il mare.



Per altre domande sono a disposizione sotto questo topic o via email.
 
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Remmy
view post Posted on 16/10/2006, 11:26




Ciao a tutti.

Sono molto lieto (??? :D ) di poter dare il mio contributo all'UNICO FORUM italiano su cui si parli di TUBA BEANTE (TB). Anzi, dirò di più: è l'unico sito italiano in cui si affronta la questione, eccezion fatta per gli innumerevoli siti di Otorinolaringoiatria in Italia in cui la TB viene citata, unicamente per tassonomia, quando si parla di acufeni oggettivi.

Penso che sia davvero giusto e necessario dire e dare un grande GRAZIE a Monica MicioGatta e Fiorangela, che hanno consentito e consentono l'esistenza di questo punto di incontro.

Vorrei presentare il mio contributo al forum sotto forma di racconto, in cui ripercorro le varie tappe che mi hanno portato dai primi STRANI sintomi alla diagnosi finale..... tutt'altro che facile da ottenere... impossibile da ottenere senza il sito di MicioGatta che mi ha dato il "la" verso l'iniziale autodiagnosi.

Tutto è iniziato a fine gennaio 2006, quando una mattina si è innescato un acufene nel mio orecchio destro, all'improvviso e senza nessun evento traumatico immediatamente prima: stavo semplicemente scrivendo al PC in ufficio, nel più totale silenzio, rotto solo dal ticchettìo della mia tastiera.

Pensavo sarebbe smesso di lì a poco, anche se notavo qualcosa di diverso rispetto ai consueti "sordiglini" (così chiamiamo a Napoli quei sibili di breve durata, che a tutti probabilmente capita di udire una volta ogni tanto): si trattava, e si tratta a tutt'oggi dopo circa 9 mesi, di un ronzio a frequenza elevata simile a quello emesso da un frigo o, meglio, da un televisore vecchissimo tipo a valvole, ma di volume più forte.

Cosa ho fatto? Nulla, per un paio di giorni, dopodiché, poiché il "fischio" non accennava a passare, sono andato dal primo Otorino che mi ha rilevato la presenza di un tappo di cerume proprio nell'orecchio destro. Terapia: gocce emollienti per un paio di giorni e poi estrazione del tappo. Consigliati: misurazione dell'udito e impedenziometria.

Intanto, la notte era diventato impossibile riposare, forse non tanto per il suono in sè, ma per la PRETESA TESTARDA da parte mia che scomparisse. Voglio dirlo sin da ora: un acufene, tipo ronzio, per quanto fastidioso, anche quando non si riesce a farlo scomparire, si può riuscire a tenerlo fuori dalla nostra attenzione. Se allora mi dava ansia, tachicardia e sudore alle mani, ora fa parte del mio mondo ed è come se non ci fosse, anche la sera, nel silenzio!!! Io lo sento, ma non mi interessa se è lì o non è lì!!!! Bisogna accettare questa nuova dimensione ed il ritorno alla normalità è fatto... almeno per quel che riguarda il fischio.

Scusatemi, ora devo interrompere.
Proseguirò la prossima volta.

Ciao, Remmy.

P.S.: Vi chiederete cosa abbia a che fare un ronzio, tipico esempio di acufene SOGGETTIVO, con la Tuba Beante, associata ad acufeni OGGETTIVI. Un legame potrebbe esserci, come proverò a dirvi più in là.

Edited by Remmy - 16/10/2006, 12:57
 
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Remmy
view post Posted on 17/10/2006, 12:13




Eccomi qui, a proseguire col mio racconto.

Ho impiegato circa un paio di mesi ad abituarmi alla presenza di un ronzio costante nel mio orecchio destro (in realtà, a momenti era difficile anche dire se fosse solo a destra o si trattasse di un fastidio bilaterale), durante i quali fare un notte intera di sonno è stato sempre impossibile: pur riuscendo ad addormentarmi la sera, mi risvegliavo PUNTUALMENTE sempre alla stessa ora (3:00) senza poi riuscire ad addormentarmi nuovamente. Qualcuno mi diceva che era un fenomeno ansioso, altri che si trattava di un risveglio notturno da depressione...... boh, poteva essere tutto vero: ansia e depressione possono essere, e tipicamente sono, risvolti degli acufeni. Un suggerimento, a tal punto: prima di procedere con psico-farmaci, lasciate trascorrere del tempo, anche alcuni mesi (2-3 nel mio caso), in cui cercate di abituarvi alla nuova situazione. Il sonno e la serenità, come già dicevo, possono ritornare a poco alla volta, a mano a mano che si accetta la nuova dimensione e che il nostro sistema limbico comincia a non ritenere più l'acufene come un segnale di allarme e lo lascia passare senza feedback emotivi. Non so se mi abbia davvero aiutato ma, sotto suggerimento di un Otorino, ho utilizzato per diversi mesi la Melatonina (non prendetela autonomamente: rivolgetevi ad un medico, anche per individuare i dosaggi). Se vi capita di svegliarvi la notte, provate a disinteressarvi dell'acufene, giratevi dall'altro lato e ripetetevi quanto sia bello abbandonarsi al sonno. Per me ha funzionato, a poco alla volta, magari anche perché mi sono affidato ad un crocifisso (piccolo, da collo) che da allora porto sempre con me e che mettevo tra la mia guancia e il cuscino. NON PRETENDETE CHE VI PASSI.

Nel frattempo, di giorno, cosa facevo? Il giro degli Otorini :D
In verità, non ne ho girati molti , poiché mi sono imbattuto quasi subito nel sito di MicioGatta e ho capito cosa stesse succedendo.
Dopo il primo Otorino, quello che mi ha diagnosticato il tappo di cerume, sono andato da un secondo Otorino, pochi giorni dopo, che mi ha rimosso il tappo, mi ha sottoposto a tre giorni di cortisone intramuscolo, avendo diagnosticato una TUBOTIMPANITE con retrazione timpanica...... non gli era (e non gli è?) del tutto chiaro che, in presenza di tuba beante, il timpano fa un po' quel che vuole (può assumere posizione retratta o sporgente, a piacere) e che tuba e timpano possono infiammarsi in qualunque momento.
A valle della curetta di siringhe, la tubotimpanite è scomparsa, lasciando il ronzio ancora lì.... per il mio Otorino, sono guarito e devo solo pazientare, in quanto l'acufene può impiegare anche qualche mese a scomparire. Tutto, però - lui dice -dipende molto da me, che non devo "RIGENERARLO"..... insomma, non so quante volte, tentando di essere comunque diplomatico e discreto, mi ha dato dell'ipocondriaco, inventore di sintomi!!! Vorrei leggesse queste pagine.
Nel corso degli incontri avuti con questo Otorino, gli ho parlato più volte di tuba beante, ma lui ha sempre escluso questa eventualità, anche quando sono tornato da lui con dei nuovi sintomi, che vado a descrivervi.

Sono comparsi improvvisamente una mattina, circa una decina di giorni dopo l'inizio del sibilo:

- Una strana sensazione in fase di deglutizione. Mi sembrava (ed in effetti è così) di sentire lo scroscio della saliva in transito per la mia gola, ad elevato volume. Prima di allora non avevo mai avvertito in me un rumore del genere..... tipo quello che si sente nei cartoni animati quando qualcuno ingoia forzatamente in preda alla paura.

- Crepitii durante gli sbadigli

- Percezione di uno schiocco durante la deglutizione, specialmente nell'orecchio destro

Sono stati questi sintomi a convincermi ulteriormente della possibilità di avere una tuba beante.
Non si trattava di una vera e propria autofonia, intesa come rimbombo della voce e del respiro nelle orecchie, ma comunque era la percezione di suoni interni che normalmente non vengono percepiti. Non poteva essere una autodiagnosi certa, dato che sintomi analoghi (pare!!!) siano presenti anche in caso di ostruzione tubarica.... anche se, da quel che ho capito col tempo, sono qualitativamente diversi.

Ah, dimenticavo, sin da poco dopo la comparsa del fischio, è subentrata anche una sensazione di orecchio ovattato, che non passa con la manovra di Valsava (la compensazione che si effettua soffiando dal naso col naso tappato).

Alla prossima.

Ciao, Remmy.

Edited by Remmy - 2/11/2006, 15:14
 
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view post Posted on 17/10/2006, 20:05

Gatta Fabulander

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Prima di tutto grazie della buona pubblicità ;)

Io soffro di TB da credo quando avevo 15-16 anni e ora ne ho 29. Che dire? Per fortuna è sporadica. I miei timpani sono stati esaminati da una miriade di medici, ma la mia fiducia in loro non è altissima....... per altri problemi non inerente a questo.

E poi sinceramente, la soluzione parziale ai miei problemi di TB e acufeni mi è venuta da un ingegnere e da una logopedista. Tutti mi dicono che i timpani sono in perfetta condizione, unica particolarità è che sono molto trasparenti e quindi permettono di vedere senza problemi anche al di là. Una cosa che, a detta dei medici, è una particolarità che non è né positiva né negativa a livello di star bene o male.

Ho sofferto di otiti tantissimo da piccola e ancora oggi purtroppo sono un po' il mio incubo. PIl problema è forse in parte da ricondurre a un raffreddore allergico, che però mi va bene anche perché "tappa" la tuba beante (oltre al fatto che ho un ottimo ricambio di muco - scusate la schifezza).

Purtroppo la mia TB è peggiorata negli anni, cioè rispetto a quando avevo 18 anni è peggiorata 8 anni dopo, finché con la logopedia, la soluzione fisiologica (Grazie Nathalie!), i cotton fioc, e il bere molto, riesco a tenerla abbastanza sottocontrollo.

A volte gho idea ceh sia anche il parlare a voce alta che la può scatenare (e io insegno......), ma non saprei dire.

Nel 2003 ho iniziato ad avere un acufene all'orecchio destro (la TB è nel sinistro). Mi sono fatta vedere da molti medici, la maggior parte mi diceva che "non soffio bene il naso" (ho imparato a 2 anni a farlo da sola, in pratica....... avendo il raffreddore allergico so perfettamente come ci si soffia il naso), o che cmq c'è muco nelle trombe. Col ca**o (scusate). Un medico poi mi ha in pratica detto che dovrei farmi aprire in due la faccia e farmi rifare completamente, al che gli ho detto "mi tengo i problemi che ho".

Anche per me i primi tempi con gli acufeni sono statio duri, e cmq anche se non ci credevo, ho tentato la via (costosa, purtroppo) della TRT, la cura più conosciuta contro gli acufeni. Devo dire che ha funzionato. Gli apparecchi per il giorno li ho portati poco più di 18 mesi. Poi mi sono rotta e ho finito gli studi, quindi non mi servivano più. Quello per la notte....... eh....... io l'avevo chiesto se non finivo per assuefarmi e l'ingegnere: "Nooooooooooooo........." invece un pelino è così. Dipende poi molto anche dalla giornata, quanto sono cotta e quindi quanto il mio sonno è pesante e facile da prendere (a quel punto riesco a tenere spento il generatori di suoni ambientale per la notte - fisso sulla pioggia), se invece sono riposata e quindi fatico a prendere sonno o mi sveglio di notte il generatore serve ancora.

Pià psicologico che altro? Sì, forse. Però una microlesione alle cellule della chiocciola destra me l'hanno trovata, ed è alle frequenze a cui io sento il fischio.

Cmq è curando questo acufene che mi sono imbattuta in una logopedista che mi ha dato i "famosi" esercizi per la TB.

Funzionano? Sì, secondo me sì. Forse il mio è un caso diverso dalla TB normale, perché è sporadica, perché probabilmente si tratta di un "pigrizia" dei muscoli, dovuta anche alla mia eccessiva (sigh) magrezza. Inoltre ho perso anche alcuni kg ultimamente, senza volerlo..... sto recuperando, ma che fatica......

Cmq, essendo gli esercizi di logopedia facili e indolori e soprattutto senza controindiciazioni, li suggerisco a chiunque abbia un sospetto di TB.... o di tuba chiusa, funzionano anche in quel caso.

A presto
 
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Remmy
view post Posted on 21/10/2006, 07:27




MicioGatta.... ci siamo:

http://web.tiscali.it/francesco.giorgia

è on-line!!!
Il problema? Semplicemente che, per fare l'upload, dovevo essere connesso tramite TISCALI!!!

Ciao

Remmy.

 
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view post Posted on 21/10/2006, 14:01

Gatta Fabulander

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Infatti, è anche per quello che ti consigliavo Altervista.

Ciao
 
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Remmy
view post Posted on 30/10/2006, 14:12




Scusatemi il ritardo..... avevo promesso "alla prossima", ma non immaginavo sarebbe passato tanto tempo.

Intanto c'è stata una ricca risposta di MicioGatta, piena di utili informazioni... volevo chiederle di indicarci il link da cui scaricare gli esercizi di logopedia.

Monica, potresti anche invitare Nathalie e Lio sul forum? Che ne dici?

Effettivamente, dalle parole di MicioGatta si capisce bene quando bisogna sospettare una tuba beante (aggiungo qualcosa di mio), ossia quando gli Otorini ti dicono che va tutto bene, ma tu senti che nelle tue orecchie (o da un solo lato) è cambiato qualcosa: fischi, ovattamento, schiocchi, crepitii, autofonia anche blanda. A questo punto è il momento di cercare e cercare per trovare la strada più idonea per se stessi(... e innanzitutto, per avere una diagnosi!!!)

Si può decidere di affidarsi agli esercizi di logopedia e alla soluzione fisiologica (come sto facendo), e/o si può indagare su altre strade, senza necessariamente percorrerle fino in fondo.

In questo momento, io sto ispezionando una possibilità alternativa, da tenere eventualmente in considerazione in caso esercizi e soluzione fisiologica non dovessero soddisfare più.

Qualche mese fa, in una delle mie ricerche su Internet, mi sono imbattuto nel seguente sito:

www.eustachian-tube.net

(in particolare http://www.eustachian-tube.net/ENT_PROBLEM...SFUNCTION_3.htm)

sul quale ero finito anche molto tempo prima, solo che, non avendo ancora focalizzato l'attenzione sulle tube, non mi era sembrato idoneo al mio scopo.

Insomma, non voglio tirarla per le lunghe: senza aver ancora avuto, in Italia, una diagnosi "ufficiale" di tuba beante (l'unica diagnosi era la mia), mi sono recato presso il suddetto Istituto in Ginevra, dove sono stato ricevuto e visitato dal Dr. Kujawski. La visita è durata circa 2 ore ed è consistita di una estesa anamnesi, durante la quale ho avuto il piacere (!?!?) di vedere un medico che dava l'idea di capire cià che stavo dicendo e che non mi trattava da ipocondriaco inventore di sintomi. Successivamente, ha ispezionato con molta attenzione la risonanza magnetica che gli avevo portato, indicandomi le tube, di cui ha fatto anche qualche foto. Poi mi ha sottoposto ai tipici esami di rito: ispezione del timpano e impedenzometria, entrambi eseguiti in maniera certamente più evoluta di quanto sia stato fatto nelle precedenti visite. Intanto, l'ispezione è stata fatta direttamente con sonda endoscopica (penso si trattasse di un otomicroscopio), mentre l'impedenzometria è stata effettuata più volte in maniera tale da cercare i segni distintivi di una tuba beante, attraverso varie manovre di Valsava (soffiare dal naso col naso tappato) e Toynbee (ingoiare col naso tappato, DOPO aver svuotato del tutto i polmoni). Insomma, la lezione è stata, per i medici non consapevoli che dovessero trovarsi su queste pagine: la TB o la cercate per bene, perché sapete che esiste e sapete come usare i consueti strumenti diagnostici per scovarne i subdoli e nascosti segnali, oppure riterrete di avere davanti un paziente psichiatrico o affetto da ostruzione tubarica!!!
Infine, l'esame principe (anche se non è detto che sia risolutivo nella diagnosi differenziale): io la chiamo nasoendoscopia delle tube, ma non so se il nome sia corretto. Con questo, si va ad ispezionare l'ostio delle tube ed il loro interno, attraverso le narici.

Nel mio caso, la diagnosi è stata di TB bilaterale, più marcata a destra, associata ad un reflusso gastrico nascosto, che avrebbe, nel corso degli anni, infiammato la mucosa delle tube, che ora starebbe sclerotizzando, lasciando una beanza. La presenza di zone ancora infiammate ed edematose e di altre zone già in sclerosi, giustificherebbe secondo Kujawski il mix di sintomi che ho, sia di tipo ostruttivo che da eccessiva pervietà.
Terapia? Per il momento, omeprazolo in forti dosi per contenere il reflusso gastrico e spray nasale al cortisone per ridurre l'infiammazione ed impedire che evolva in ulteriore sclerosi. Si tratta di un approccio volto a limitare l'evoluzione della situazione, ma non mirante a riportare il tutto alla normalità, dato che il danno è irreversibile, a dire di Kujawski.
Per rinforzare le tube, inoltre, mi ha suggerito di eseguire degli esercizi di logopedia, analoghi a quelli indicati da MicioGatta. Il più importante di tutti (ma questo non esclude gli altri), consiste nell'ingoiare a bocca molto aperta, con la lingua puntata sotto al palato, più precisamente nella zona del palato più spostata verso i denti anteriori: se lo state eseguento bene, troverete notevole difficoltà ad ingoiare.
Per quanto riguarda l'omeprazolo ad alte dosi, non ho seguito nel dettaglio la sua cura, dato l'elevato costo del farmaco e dato che, in assenza di un reflusso documentato con gastroscopia, il nostro sistema sanitario non consente ai medici di famiglia di prescriverlo!!!!! Provate voi a convincere il vostro medico, parlandogli di TB, Kujawski, etc........
Anche la cura con spray è stata da me seguita blandamente, sia per l'alto costo dello spray (non mutuabile), sia perché dopo alcuni giorni continuativi di utilizzo andavo incontro ad accentuata autofonia respiratoria.... siccome durante il giorno ho altro da fare che sentirmi respirare, ho preferito seguire la cura a singhiozzo.

Dovrò tornare da Kujawski il prossimo 8 dicembre. Mi aspetto che mi proponga l'intervento che, nel mio caso, lui ha già definito come facile.
Cosa deciderò? Non so ancora. Al momento, i miei sintomi non sono tali da farmi lanciare su un intervento che, comunque, è stato sviluppato da Kujawski e da un suo collega di Boston (Dr. Dennis Poe), e che quindi NON è noto e consolidato in campo internazionale, in particolare in Italia.
L'unico motivo per pensare, lontanamente, di farlo è che, stando a quanto Kujawski dice, la TB è di solito evolutiva e conviene fermarla in una fase iniziale.

Vi tengo aggiornati.

Alla prossima.

Ciao, Remmy.

Edited by Remmy - 3/11/2006, 09:44
 
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view post Posted on 2/11/2006, 18:48

Gatta Fabulander

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Sì, appena li sento inviterò Nathalie e Lio. Nel frattempo, non so come, è una settimana che non ho attacchi. O meglio, so come, ma non è qui il luogo per parlarne. Cmq si tratta di "intervento divino". ;-P

Per gli esercizi di logopedia potete andare sul mio sito (indirizzo nella firma, clickate su una barra qualsiasi), sezione "tuba beante".

Sì, quello di cui parli è uno degli esercizi più difficili, una mai amica (quasi)neurochirurgo ha commentato con un "ma è impossibile!". Io devo dire che trovavo molto importante anche quello di sbdigliare bloccare lo sbadiglio e gonfiare le guance per innalzare il velo palantino. A volte mi è bastato quello per chiudere la tuba, che pare che nel mio caso sia "solo" pigra.

bye
 
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Remmy
view post Posted on 3/11/2006, 09:56




Una piccola aggiunta al mio precedente intervento.

Un sintomo che, girovagando su Internet, è abbastanza comune nei casi di TB è il tinnito ad alta frequenza di tipo ronzante, analogo a quello che si avverte dopo essere stati in luoghi rumorosi, come ad esempio una discoteca. E' il chiaro sintomo di una sofferenza cocleare e, quando è permanente come nel mio caso, indica un danno cocleare. Cosa c'entra con la tuba beante? Un'ipotesi può essere la seguente: se la tuba non funziona bene, non effettua correttamente la sua opera di protezione a favore dell'orecchio medio e, quindi, non lo protegge da cambiamenti bruschi di pressione (immaginate uno starnuto, un singhiozzo, una risalita d'aria dallo stomaco), nè da eventuali aerosol di acido che provengono dallo stomaco e che vanno ad attaccare l'orecchio medio.

Altro sintomo abbastanza diffuso tra quelli che hanno la TB: ad orecchie tappate, si sente un rumore a bassa frequenza, simile ad un motore diesel ascoltato in lontananza. La causa? BOH!!!!!!! Forse semplicemente il fatto che, essendo aperto un canale uditivo verso l'interno del nostro corpo, avvertiamo i suoi rumori di fondo.


Per Nathalie e Lio, e per tutti quelli che si dovessero imbattere nel forum sulla TB: andate in giro e partecipate anche alle altre interessanti discussioni del forum di MicioGatta.


Bye bye.


Remmy.
 
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view post Posted on 3/11/2006, 11:18

Gatta Fabulander

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Non ho né il tinnito (ce l'ho ma all'orecchio destro, che non soffre di TB.... lì c'è un danno cocleare, una microlesione) né l'altro ronzio, ma forse perché per fortuna, grazie alla Dea, non ho una TB fissa, ma sporadica. In effetti è vero, cmq, che quando ci sono questi cambiamenti bruschi di pressione mentre ho un attacco, mi fa parecchio male....... però spesso cerco di provocarmi lo starnuto perché questo mi richiude la tuba.

Grazie dell'incitamente sulle altre discussioni ;)
 
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view post Posted on 3/11/2006, 16:57

Gatta Fabulander

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Ho qualche domanda da farti......

Qui dici:

CITAZIONE
cercare i segni distintivi di una tuba beante, attraverso varie manovre di Valsava (soffiare dal naso col naso tappato) e Toynbee (ingoiare col naso tappato, DOPO aver svuotato del tutto i polmoni).

Che segni distintivi dovrebbero dare queste manovre?


Quella di Valsava ho letto che può essere utile anche in caso di tachicardia per rallentare il battito cardiaco, è vero? In questo caso va fatta da supini.
 
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Remmy
view post Posted on 4/11/2006, 09:33




Ciao MicioGatta.

PREMETTO: MI E' STATO VIVAMENTE SCONSIGLIATO DI EFFETTUARE LE MANOVRE IN QUESTIONE. SONO DA ESEGUIRE SOLO DURANTE VISITA MEDICA E, IN CASO DI ORECCHIO SANO, QUANDO NECESSARIO COME IN CASO DI CAMBI DI QUOTA.

I dettagli tecnici relativi alla diagnosi differenziali di tuba beante tramite impedenziometria non li conosco. Però posso dirti che non solo Kujawski, ma anche successivamente il Dr. Andrea Gallo a Roma, hanno effettuato su di me l'impedenziometria facendomi ripetere più volte le due citate manovre. In particolare il Dr. Gallo, osservando l'impedenziometria, ha detto che ci sono dei segni distintivi di beanza, anche se non si è sentito di confermarla al 100%, dato che per lui l'evidenza principe si ha quando:
- è presente autofonia (e, quando ero al suo studio, non ne avevo)
- la manovra di sniffing dà esito positivo, ossia: respirando forzatamente da una sola narice, con l'altra tappata. si vede il timpano muoversi in maniera sincrona con la respirazione.

Riguardo all'impedenziometria per identificare la TB, avevo trovato una volta un abstract di un articolo su Internet. Appena lo ritrovo te lo mando.
Intanto, ti posso dire quanto segue (tieni presente che si tratta di quanto ho capito guardando qua e là):
- l'impedenziometria serve a misurare la pressione interna dell'orecchio medio, relativamente a quella esterna
- viene effettuata aumentando o riducendo gradualmente la pressione nel condotto uditivo esterno rispetto alla pressione atmosferica esterna
- nel mentre si fa questo, viene inviato un segnale sonoro sonda verso il timpano, di cui viene poi rilevata l'onda riflessa
- quando la pressione interna dell'orecchio è pari a quella indotta nell'orecchio esterno, la riflessione è massima, dato che il timpano è "libero". In tali condizioni si rileva il picco del grafico dell'impedenziometria. Il valore di pressione in cui si rileva il picco, quindi, corrisponde al valore di pressione dell'orecchio medio.
- normalmente. tale valore deve essere intorno allo zero, o inferiore, dato che le aperture fisiologiche della tuba possono azzerare la pressione (che si uniforma a quella esterna), mentre il riassorbimento fisiologico dei gas all'interno dell'orecchio porta ad una riduzione della pressione stessa
- valori positivi sono ammessi, ma di piccola entità e per brevi periodi

Nel mio caso, esecuzioni ripetute e consecutive, intervallate da manovre di Valsava e Toinbee eseguite secondo una strategia a me non nota. hanno portato a tre curve di impedenza tutte centrate a valori maggiori dello zero (tutti valori diversi), il che è stato appunto indicato da Gallo come distintivo della beanza. Non so se perché abbia visto crescere o diminuire progressivamente i valori.

Anche Kujawski ha notato che le impedenziometrie a picco per pressioni positive non erano affatto normali. Inoltre, lui mi ha evidenziato anche altre due cose:
- eseguendo prima Valsava e poi Toinbee, avrei dovuto percepire uno sfiato: infatti, Valsava "gonfia" la camera, Toinbee la "sgonfia" dando la percezione di sfiato. Questo non avveniva.
- impedenziometrie ripetute hanno dato pressoché gli stessi valori (cosa statisticamente molto improbabile)

Nè Kujawski nè Gallo hanno eseguito lo sniffing durante impedenziometria, ma anche in tal caso ci sono dei segni distintivi che ho ritrovato su un sito che non ricordo: l'impedenziometria in caso di tuba aperta non dà luogo ad una campana monotòna crescente a sinistra del picco e monotòna decrescente a destra, ma ad una campana costellata di "glitch" legati all'effetto pompa, dovuto alla respirazione, attraverso la tuba che non ha buona tenuta.

So di essere stato un po' confuso, ma ho preferito darti gli elementi che ho, anche se un po' scorrelati.

Non ho letto nulla riguardo alla tachicardia e a Valsava. So che la tachicardia può essere ridotta effettuando una compressione del nervo vago, che può realizzarsi premendo sui bulbi oculari. E' UNA MANOVRA PERICOLOSA CHE DOVREBBE FARE SOLO UN MEDICO ESPERTO. Magari, aumentare la pressione interna dell'orecchio, ha come effetto collaterale quello di comprimere qualche terminazione nervosa connessa al vago (o il vago stesso) internamente al cranio.

Ciao, Remmy.
 
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Remmy
view post Posted on 4/11/2006, 09:52




Ecco qualcuno dei link promessi:

http://85.18.235.51/sno.nsf/f1bf9ff71e08e6...8c?OpenDocument


http://web1.incl.ne.jp/ishikawa/PET/dx.html

Non trovo, però, quello che cercavo.

ciao

remmy
 
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view post Posted on 4/11/2006, 12:13

Gatta Fabulander

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Grazie della spiegazione. Per quanto rigurda Valsava la pediatra di una mia alunna di 7 anni gliel'ha insegnata da fare da sola,e devo dire che per di più non è un'alunna particolarmente sveglia........ Speriamo in bene per le sue orecchie, ma immagino (e spero) che la pediatra sappia quel che fa.

Lo "sniffing" era tra gli esercizi di logopedia, ma non l'ho messo nel mio elenco perché, anche parlandone con la dottoressa, mi ha detto che non è adatto alla tuba beante.

Per quanto mi riguarda ho appena fatto il tentativo del "mi faccio venire la tuba beante", cioè soffiare molto forte con il naso. Si è aperta solo al 2° tentativo e dopo cirvca 2 secondi s'è chiusa da sé. Non so cos'è che mi stia succedendo, ma la cosa non mi dispiace!

ciao
 
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Remmy
view post Posted on 4/11/2006, 14:08




Ho trovato un link interessante:

http://www.emedicine.com/ENT/topic359.htm

Sembra aggiornato a Giugno 2006.

ciao

remmy
 
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22 replies since 1/8/2006, 17:34   17143 views
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