Ciao Miciottina, e ciao Chicca !
Ho trovato
qui una serie di manovre consigliate per tentare la liberazione funzionale della tuba nei casi in cui ci siano residui, nonostante l'asportazione del "grosso".
Tempo addietro, anch'io ho sofferto temporaneamente di quel fastidioso "rimbombo", ed è una cosa che mi provocava un misto tra rabbia e frustrazione. Una di quelle volte, quando mia figlia (piccola, all'età di 12 anni) mi parlava, mi sembrava di avere una sua miniatura seduta nel mio padiglione auricolare. Lì per lì mi divertivo, ma a lungo andare mi deprimeva. Quell'attacco mi durò circa una settimana, ma non era otite, né accumulo di materiale, né null'altro di infettivo; non ero neanche raffreddato... Boh?
Sporadicamente, quando mi capita, per un'ascesa troppo rapida (ascensori molto veloci) o viaggi in posti al di sopra dei 2000 m., risolvo così: premo il palmo della mano contro il padiglione, come a simulare uno sturalavandino, e poi lascio di scatto. 9/10 funzica; mi libera.
Nella stessa pagina, parlano anche di un microintervento chirurgico e annesse precauzioni tramite "un "respiratore auricolare".