| Salve a tutti!!
Sono Laura, è da un pò che vi seguo, ed ora ho deciso di dare il mio contributo… morale, perché non ho ancora risolto in alcun modo il mio problema. Anche se dubito si tratti di TB, i fastidi che percepisco e i “rimedi” per non impazzire sono identici, per cui spero che il mio luuuungo contributo sia, per lo meno, di supporto a qualcuno. Ps: è la prima volta che scrivo su un forum. Nel 2004 sono iniziati i primi sintomi, in particolar modo quando uscivo di casa e la mia respirazione aumentava (sforzi, conversazioni, … ). Non capitava spesso, ma gli episodi sono aumentati esponenzialmente con il trascorrere del tempo. La mia laurea triennale, la mia laurea specialistica, il mio matrimonio,… tutti correlati da una sostanziale caratteristica: il rimbombo della mia voce. Poi la sensazione è peggiorata: sensazione di “orecchio pieno”, fastidio a camminare e grosse difficoltà a parlare per il rimbombo, difficoltà a deglutire (e quindi a mangiare e a bere) per i fastidiosissimi rumori (come delle specie di “pernacchie”, “tremolii”, e una sorta di spiaccicare…). Non so più cosa si prova a bere un bel bicchiere di acqua quando si è assetati: per me è una tragedia ad ogni sorso. E ogni volta che sento uno sbadiglio in arrivo inizia il terrore: so che proverò dolore e dovrò immediatamente compensare con la manovra di Toynbee (deglutire con il naso tappato) in maniera più forte. Ogni mattina, da 8 anni, mi sveglio con la stessa frase: “Ora provo a deglutire. Magari oggi va meglio”. E puntualmente la mia speranza viene disattesa. E iniziano le “danze” con la manovra sopradescritta. Tutto il giorno. Tutte le ore. Tutti i minuti.
E parallelamente, dal 2005, è iniziato il mio calvario: 1. Visita dal medico di base: aerosol con mucolitico e cortisonico 2. Visita ORL (mutua): audiometria e impedenzio ok, prescritti antistaminici 3. Visita ORL (mutua): “non ho niente”, spray nasale cortisonico 4. Visita ORL (mutua): mi presento al pronto soccorso con difficoltà a respirare perché il rimbombo del mio respiro era fortissimo, e provavo dolore alle orecchie. Risposta: “La tua difficoltà a respirare è dovuta ad un attacco di panico”. (Si dà il caso che io sia una psicologa… Le ho “gentilmente” suggerito di lasciare a me le diagnosi sugli attacchi di panico e di occuparsi delle mie orecchie, costringendola a scusarsi e a farmi ulteriori esami. E rabbrividisco al solo pensiero che di fronte ad un paziente “non-psicologo” o affine avrebbe insistito nella sua diagnosi da psicologo fai-da-te!!!). Referto: tutto nella norma, prescritti lavaggi con soluzione marina…. 5. Visita dal medico di base: prescritti antidepressivi perché “paziente con patologia psicosomatica”. Che ovviamente non ho preso. E vai con l’incompetenza!!!! Ora che ci penso… sarebbero da segnalare all’Ordine degli Psicologi!!! 6. Visita ORL (a “profumato” pagamento, PRIMARIO dell’ospedale): prescritti esami allergologici. 7. Esami allergologici: tutto nella norma 8. Visita ORL (privatamente, su consiglio di un amico): l’unico medico che si è adoperato per trovare una soluzione, a tutti i costi. Con la semplice osservazione ha constatato del catarro in gola, e con la fibroscopia ha accertato la presenza di muco nella tromba di Esutachio (che provoca, appunto, il tipico effetto “glue-ear”, ma ha constatato anche una disfunzionalità tubarica. Ho fatto una TAC cranica (sempre suggerita dall’ultimo otorino), dove è emersa una ipertrofia dei turbinati e una leggera deviazione del setto. Prescrizione: cure termali (inalazioni, lavaggi, insufflazioni e aerosol sonico) per il muco e logopedista per la disfunzione. Nel caso il problema si ripresentasse: settoplastica e turbinoplastica, per eliminare la causa della secrezione continua del muco. In effetti questo otorino ha correlato due disturbi che credevo separati: il muco in gola e l’autofonia. 9. Visita ORL alle terme: dice che dall’audiometria non si legge autofonia e quindi in quel momento non ce l’avevo (cioè… lui sa cosa sento io. Wow!!!). Al che gli spiego che io, se non respiro, ci sento benissimo. Mi dice che a volte, una persona che ha un fastidio continuo sviluppa una sorta di PSICOSI (e vai con la psicologia spiccia!!!). Alla fine mi prescrive un paio di sedute di docce micronizzate, insufflazioni endotimpaniche e aerosol sonico “ex adjuvantibus” (modo figo per dire “di prova”). Il medico che mi ha praticato le insufflazioni ha potuto constatare che c’è del muco nelle trombe (grazie… lo aveva già scritto il mio otorino…), e mentre facevo l’aerosol sonico sentivo che la vibrazione andava ad agire proprio nella Tromba. Mi si è stappato un orecchio per circa un mese. Ora è di nuovo tutto come prima. Alla fine l’otorino delle terme ha colluso con il mio otorino che è consigliabile un ciclo di 12 sedute, inizio la settimana prossima. E mi ha anche mostrato una serie di stampe tratte da internet sulle disfunzioni tubariche, stampe che avevo scaricato anch’io….
Poi passerò alla fase “logopedista”. Poi forse all’intervento di settoplastica e turbinoplastica. E poi chissà…. Ma di sicuro non mollerò. Ho visto che a molti è capitato di avere l’esperienza di trovarsi di fronte ad un otorino che a tempo perso fa lo psicologo… E queste cose mi fanno davvero rattristare. Non mollate mai! Le psicosi ce le fanno venire loro, continuando a glissare le loro responsabilità sul paziente ogni qualvolta non sanno che pesci pigliare. Ad ogni modo, grazie per il vostro forum, che mi ha aiutata in tutte le “fasi depressive” che ho attraversato, come in questo momento. Nel mio piccolo, sono vicina a tutti voi!!
Un abbraccio a tutti!!!
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