Remmy |
|
| Guardate cosa ho trovato.... mi è venuto mal di testa a leggerlo :-) ciao, Remmy "se+condizionale La frase "Non so se potrei essere d'accordo" è corretta; il 'se' dipende dal verbo 'sapere' e non si tratta di una vero e proprio periodo ipotetico (se fossi ricco, smetterei di lavorare). Infatti il 'se' sostituisce il 'che' nella versione positiva della frase: "So che potrei (non) essere d'accordo". Non abbiamo quindi che fare con un 'se' ipotetico. Trascrivo due brani riguardo all'uso di 'se + congiuntivo', il primo da Serianni (XIV, 157): "Il 'se' concessivo e avversativo può introdurre una proposizione col condizionale (l'apodosi ha l'indicativo): 'la sua ripetizione, se proprio non sonerebbe tautologica, non appare almeno necessaria' [...] (= benché non suoni tautologica); 'se dopo la catastrofe di Porto Grande gli ateniesi avrebbero potuto costituire ancora un motivo di timore per i siracusani, dopo l'Asinaro l'indipendenza e la tranquillità di Siracusa erano viceversa assicurate' (= mentre dopo la catastrofe)." Il secondo da Satta (Scrivendo e parlando, sotto la voce 'ipotetiche e no'): "[...] Ma gli insegnanti di ogni ordine e grado non devono escludere in tutti i casi l'esistenza di un 'se' con il condizionale, come invece si è sempre fatto. Ricordiamo di avere scandalizzato i lettori di un giornale per avere osato dare come buono, sul medesimo giornale, questo esempio: 'Se il vocabolario grande verrebbe a costare di più, il nostro figliolo ci imparerebbe anche di più'. Invero, nel dare questo esempio, bisognava premettere - particolare che invece malvagiamente tacemmo - quanto questa ipotetica sapesse di concessiva. In ogni modo fu un coro: errore e orrore, ci voleva 'venisse'. Proviamo: 'Se il vocabolario grande venisse a costare di più, il nostro figliolo ci imparerebbe anche di più'. Ma santo cielo, allora il periodo non funziona, sembra che genitori ricchissimi o impazziti dicano qualcosa come 'Peccato che costi poco'; perché con 'venisse a costare' siamo in piena ipotetica dell'irrealtà, e ci sta che il figliolo impari solo la convenienza di comprare dischi e sigarette invece che vocabolari; oppure si pensa che l'apprendimento sia legato puramente al prezzo. Ultima lontanissima ipotesi, non si esclude che il vocabolario costi di più perché ha una rilegatura lussuosa, e allora il figlio imparerebbe, oltre tutto, a fare il rilegatore. Noi scherziamo sparando battutine a vanvera, ma volevamo dire che nella frase proposta il condizionale ci sembra corretto per un gioco di ellissi, così, pressappoco: 'Se (è giusto tener presente che) il vocabolario grande (qualora scegliessimo proprio quello) verrebbe a costare di più, (è altresì vero che) il nostro figliolo ci imparerebbe anche di più'. Un altro esempio: 'Se il vino mi farebbe male, però mangerei con più soddisfazione'. Che vale: 'Se (è da ricordare che) il vino (qualora eccedessi, qualora ignorassi il medico che me l'ha proibito) mi farebbe male (d'altra parte è vero che bevendone) mangerei con più soffisfazione'. Costui non può dire 'Se il vino mi facesse male mangerei con più soddisfazione'. Altrimenti dopo i genitori impazziti avremmo un bevitore deficiente."
|
| |